30 aprile 2007

Un paio di Kickers numero 36

Prima di uscire per l'ultima volta dal mio vecchio posto di lavoro ho vuotato l'armadietto. E tra le varie cose ho portato a casa anche questo paio di scarpe che avevo comprato per fare una sorpresa a C. Però C. non mi ha lasciato il tempo dargliele. Ho trovato a chi possono servire. Però prima di darle via le ho fotografate perché mi hanno fatto venire in mente molti ricordi. E questa foto per me è un simbolo di questi ricordi.
La vita non è sempre bella, però guai fermarsi a stagnare e soprattutto mai cedere all'alienazione.
E se a volte può capitare, con la rabbia e la vergogna, di dover gridare "Mi arrendo", mai dimenticare che il combattente ancora rimane.

29 aprile 2007

Il lento risveglio dall'incubo

Molto lentamente mi sto davvero rendendo conto di quanto sia una liberazione l'essermene andato dall'"ospedale" fogna. E' come un lento risveglio da un incubo, ed è una sensazione molto piacevole!

E' finita!

Con oggi si è chiusa la mia disastrosa esperienza lavorativa in un "ospedale" della penisola italiana di cui è pietoso e saggio non fare nemmeno il nome.
Disastrosa perché nei quasi tre anni ho visto il reparto e l'intero "ospedale" cadere a picco, senza il benché minimo sostegno da parte dell'amministrazione.
Professionalmente l'esperienza è stata assolutamente deprimente... tre anni a stagnare nella più fognosa routine "chirurgica", fatta sempre dalle stesse quattro cose (1. fratture di collo di femore nell'ottantenne; 2. fratture collo di femore nel novantenne; 3. fratture di collo di femore nell'ultracentenario; 4. fratture di collo di femore in persone talmente conciate da non essere nemmeno operabili).
Certo... la mano sulle fratture di collo di femore me la sono fatta: un gamma o un imhs in una pertrocanterica difficilmente lo impianto in più di un quarto d'ora. Per una endoprotesi bicentrica in una sottocapitata difficilmente vado oltre la mezz'ora.
Protesica in elezione sono anni che non se ne fa per disposizione della direzione sanitaria (sigh!)... i "motivi" sono svariati, non ultimo quello che vi sono problemi di condivisione della sala operatoria con la chirurgia generale dove spesso vengono effettuati interventi sul colon, e quindi... a buon intenditore poche parole.
Certo, qualche volta è anche capitato che arrivasse qualche paziente giovane. Bene, quella era la chirurgia degli "aiuti anziani"... chiodi endomidollari, placchette malleolari, sintesi di avambraccio... qualche placca volare di radio. Insomma, interventi che ovunque sono "da specializzando" li diventano "imprese chirurgiche" da piccoli emuli di Allgower, piuttosto che di Schneider, Willenegger, oppure Perren.
Il resto? Montagne di fratture di Colles, spalle lussate, qualche gomito lussato.
E poi, oltre all'aspetto strettamente professionale, pessimo è stato anche l'interfacciarmi con una popolazione la cui mentalità feudale e il modo di relazionarsi e di agire ha sempre precluso qualunque punto di sintesi con il mio essere lombardo. La pretestuosità che ho visto e subito in quel posto è al di la dell'immaginabile... a questo aspetto ho dedicato un post precedente qui sul blog. Un paio di episodi:

1. sono riuscito a prendermi una querela per "lesioni personali aggravate a seguito di trattamento medico" da un soggetto che non ho nemmeno toccato con un dito... ovviamente la cosa si è risolta con un non luogo a procedere in fase istruttoria dopo perizia d'ufficio ordinata dal pubblico ministero, ma intanto mi sono beccato un procedimento penale ingiusto umiliante voluto in malafede da un soggetto con pochi scrupoli... ovviamente in seguito all'archiviazione ho depositato querela contro il soggetto per calunnia, e adesso il procedimento è in corso;
2. sono stato insultato e minacciato di morte dal padre di un paziente (oltretutto presente in reparto fuori orario di visita... che in quel posto di fatto NON è mai stato fatto rispettare) in quanto questi riteneva che il figlio stesse morendo... in realtà aveva una leggera addominalgia dovuta al fatto che era una settimana che non andava di corpo, e tutti i sintomi della presunta morte imminente si sono risolti nella notte con una cagata elefantina. Chiaramente qui sono stato io a querelare il soggetto, il processo si è svolto e si è concluso con una condanna, e adesso sto per andare in civile per toccare un po' sul vivo l'unico aspetto a cui il predetto gentiluomo è sensibile, ovvero il portafoglio.

Poi, senza arrivare agli estremi che ho raccontato, la quantità e la pretestuosità delle richieste di risarcimento danni per presunti trattamenti medici errati in quel posto raggiunge livelli indescrivibili. Fa parte della cultura del luogo andare in ospedale e in ogni caso, comunque vada, cercare di fare il colpaccio di "guadagnarci" qualche cosa. E questo purtroppo è anche dovuto al fatto che da tempo si è sparsa la voce che si tratta di "guadagni facili" data la ormai nota tendenza della direzione sanitaria a dare corso a risarcimenti in via extragiudiziaria a fronte di richieste che in qualunque altra parte del mondo farebbero ridere i polli.
E poi il pronto soccorso... "usato" per per patologie assolutamente non gravi, oppure per fare i furbi e ottenere subito una visita specialistica assolutamente non urgente saltando la lista di prenotazione e il più delle volte anche non pagando il ticket. Il bello che i medici del pronto soccorso assecondano queste richieste... dio solo sa quante volte ho visto in consulenza al pronto soccorso lombalgie presenti da anni, oppure entesiti calcifiche della fascia plantare. E quelle volte che mi sono permesso di rifiutare tali prestazioni, i pazienti puntualmente sono andati a protestare dal direttore sanitario che ha sempre dato ragione a loro quando palesemente non l'avevano. Non parliamo dei ricoveri impropri che ho visto... non dimenticherò mai una persona vista in ps che presentava unicamente un emartro al ginocchio destro; eseguita l'artrocentesi davo disposizioni affinché venisse rimandata a domicilio con le opportune indicazioni. La mattina dopo mi trovo la paziente ricoverata in reparto... i parenti avevano protestato con il medico di ps che senza dirmi nulla, nonostante io fossi il reperibile, ha proceduto al ricovero della signora. Allora io ho, nell'interesse dell'azienda, proceduto ad immediata dimissione al fine di limitare il più possibile un ricovero così palesemente inadeguato... indovinate cosa è successo? I parenti sono andati a protestare dal direttore sanitario il quale non solo ha disposto che il ricovero continuasse (in un altro reparto, giusto per sottolineare la malafede presente in tutta la vicenda) ma mi ha anche mandato un richiamo scritto nel quale sosteneva che la paziente doveva essere ricoverata "se non altro perché vecchia". Penso che anche qui qualunque commento sia superfluo.
Potrei andare avanti delle ore a raccontare episodi di questo calibro, tuttavia mi sto accorgendo che ogni tasto in più che schiaccio sulla tastiera per comporre questo post aumenta la mia amarezza e incazzatura. Non è il caso di rovinarmi ulteriormente la mia prima domenica di libertà da quella fogna.
So solo che da maggio comincerò a lavorare in un grande ospedale serio e vicino a casa. Spero di ricominciare con una nuova serenità lavorativa a rimettere un po' di ordine nella mia vita dopo tutto quello che mi è capitato negli ultimi mesi.

27 aprile 2007

Indipendenza e responsabilità

Mi sto accorgendo come la mia scelta di non dare nessun potere ad altri sui miei sentimenti probabilmente mi privi di tanta sofferenza, ma certamente mi privi di qualunque alibi qualora non dovessi essere in grado di gestirli.

Gli ultimi due giorni...

Sto per uscire ed andare a lavorare.
Gli ultimi due giorni (e due notti) nello "pseudo-ospedale" in cui ho buttato via i miei ultimi tre anni lavorativi. Tornerò domenica mattina presto.
Dal 2 maggio comincia una nuova vita. Nuova sicuramente... e sicuramente più "vita".

25 aprile 2007

L'umanità che si diverte

...e c'è chi si ritiene migliore.

22 aprile 2007

L'eccessiva crescita demografica

Le risorse primarie non ci sono per tutti... ...e i forti prevaricano i deboli.
Continuare a seguire i dettami della chiesa cattolica in termini di nascite è un crimine.

21 aprile 2007

Dieci anni in poche parole

Ora è stato, lo so,

voglio raccontare

c’era la noia

e il tempo non era

di nessuno

e un incrocio

di sguardi e di dita

mi scaldava il cuore.

Poi un’ubriacatura

di sorrisi

vita semplice

e difficile

Illuminava i cuori.

Dormire nudi

sulla terra nuda

la sera un the

poi una notte

di studio.

poi l’odio

per le reciproche

radici

poi gli spigoli

che da smussi

riprendono vita.

E le mie promesse

e le sue bugie

infine il suo rifiuto.

Ora la mia libertà.

Ora l'incognita

del suo presente.

19 aprile 2007

Vanità... il "peccato" che preferisce!

Oggi nel mio quasi ex reparto è comparso questo cartello:Certo... non sia mai che esca una lettera di dimissione con il nome del vecchio primario (cosa che se a volte è accadauta è unicamente legata ai files preimpostati che non sempre sono stati aggiornati). Non sia mai che esca dal reparto un foglio con scritto a fianco della dicitura "Il primario" un nome diverso dal "suo".
Vanità... incredibile come in un cartello possa riassumersi interamente l'essenza di un uomo.

18 aprile 2007

Tutto questo per un navigatore TomTom

Questa mattina sono uscito di casa per andare a lavorare e ho trovato la macchina con il finestrino del passeggero sfondato...
... e come se non bastasse, con un bel graffio sulla portiera e sul parafango destri:
Il vertro rotto per rubarmi un navigatore TomTom che tenevo nel bauletto porta oggetti. Il graffio per firmare una simile opera dell'intelligenza umana.
Per andare a colpo sicuro bisognava sapere che il navigatore c'era e che era li, visto che a macchina parcheggiata non ne era visibile la benché minima traccia.
Ognuno ha diritto di farsi le idee che vuole e di commentare come vuole.

17 aprile 2007

Non sempre i testi antichi contengono solo saggezza

Mi è capitato in mano l'"Epotoma rei militaris" di Vegezio. Mi sono imbattuto in questa frase: "Igitur qui desiderat pacem, praeparet bellum". Credo sia proprio da questa frase che è poi stata tratta la famosa locuzione "Si vis pacem, para bellum".
Alla luce di quello che vediamo ai giorni nostri (ma che era ben evidente anche ai tempi di Vegezio!!!) come non scandalizzarsi della stupidità, della falsità e, soprattutto, della pretestuosità, di queste "perle" di ipocrita saggezza?
A volte anche gli antichi scrivevano, in evidente malafede, delle grandi falsità. Come del resto molti fanno ai giorni nostri: i tempi cambiano ma l'uomo, da quando ha cominciato a definirsi"civile", ha smesso di evolversi soprattutto per quanto riguarda la dignità ed altri valori morali.

14 aprile 2007

Il miglior acquisto degli ultimi tempi

Ecco il mio miglior acquisto da un sacco di tempo (anni!):Una stupenda radio di produzione attuale ma con circuiti completamente a valvole termoioniche. E' cosata una fortuna... ma raramente ho speso così bene i miei soldi. Ha una cassa armonica in massello che aggiunta alla sonorità vellutata delle valvole le dona una timbrica assolutamente incredibile alla musica proposta dai canali specializzati in classica sui quali è permanentemente sintonizzata. Oltretutto ha una selettività della sintonia che non ha assolutamente nulla da invidiare alla mitica Tivoli Model One di Henry Kloss... ma volete mettere l'effetto scenico dell'occhio magico in basso a sinistra rispetto a quello di un volgarissimo led?

Perdere una "fidanzata" e ritrovare un gatto: conviene!

Questo è Simba, uno degli altri tre inquilini felini con cui condivido il mio appartamento:Simba non ha avuto una vita facile. Ha circa otto anni ed è entrato in casa mia che non avrà nemmeno avuto quaranta giorni, bagnato fradicio, in una scatola di proiettili calibro 9 parabellum... me lo ha dato un poliziotto che abita due piani sotto di me. Lo aveva trovato abbandonato in un prato vicino al commissariato dove lavora. Cercava una persona che potesse adottarlo e io, entusiasta della cosa, ho accolto quell'esserino con gioia.
Lo stesso non è stato per la mia ex convivente. Per non so quale oscuro motivo ha sempre detestato Simba, l'ha maltrattato fisicamente (sberle assolutamente ingiustificate, a volte calci... a volte gli aizzava contro i cani) e psicologicamente (privandolo di tutto quello che gli altri animali di casa invece ricevevano).
Inevitabilmente Simba è diventato una belva. Inavvicinabile, terrorizzato da tutto e da tutti, aggressivo...
Beh, da quando C. se ne è andata da questa casa Simba ha cominciato lentamente ma costantemente a cambiare carattere, a fidarsi sempre di più. Ora non solo lo si può accarezzare e prendere in braccio, ma si lascia andare addirittura in ampie manifestazioni di affetto e di confidenza. Ormai Simba mi è sempre attaccato, mi viene in contro quando entro in casa, è la mia ombra e dorme nel mio letto, spesso appoggiato alla mia testa.
Ho perso la "fidanzata" ma ho ritrovato il mio gatto... e posso assicurare che aver riacquistato Simba ripaga ampiamente della perdita di C.
Simba è di gran lunga meglio di C.

12 aprile 2007

Le disillusioni, ovvero uova marce rotte


La mia vita potrebbe essere vista come una raccolta progressiva di disillusioni. Tesori nel cuore coltivati che da un momento con l'altro mi si sono presentati per quelli che erano: uova marce rotte e ripugnanti.
Prima la religione, poi l'amore, infine quella che credevo fosse la "missione" insita nel mio lavoro. In tutte e tre ho avuto ottimi maestri, ma gli occhi, per fortuna, mi si sono aperti.
E un po' di marciume si è allontanato da questo mix di sangue e merda che altro non sono. Come del resto lo è qualunque altro animale.
E ora lasciatemi addormentare ascoltando Scarlatti dalla mia radio valvolare... lo stanno trasmettendo proprio adesso su radio tre.

08 aprile 2007

Medicina difensiva

PRIMA DI QUALUNQUE RAGIONAMENTO VOGLIO CHE SIA ESTREMAMENTE CHIARO CHE L'ERRORE IN MEDICINA E IN CHIRURGIA E' POSSIBILE, A VOLTE ARRECA DANNO AL PAZIENTE, ED E' DOVEROSO CHE TALE DANNO, QUALORA ACCERTATO, VENGA IN TUTTE LE SUE FORME RISARCITO AL PAZIENTE CHE NE E' STATO VITTIMA.

Chi scrive è uno che si alzerà domani mattina alle 06.00 e che come chirurgo ortopedico (ovvero medico di quelli che "mette le mani addosso alle persone" ) garantirà, per oltre 30 ore consecutive, assistenza specialistica al reparto ospedaliero in cui è in organico (ancora per poco...pfiuuu!!!) nonché ad una popolazione di circa 40.000 persone per quanto riguarda eventuali urgenze ed emergenze chirurgiche ortopediche che dovessero giungere in pronto soccorso... quindi una persona che conosce in maniera approfondita l'ambiente e che vorrebbe fare una breve considerazione...breve, perché tanto chi non vuole capire non capirà mai, mentre chi disonestamente ha capito... ha già capito fin troppo bene.

Mi riferisco alla pretestuosità delle richieste di indennizzo a seguito di presunta malpractice. In certi ambiti territoriali e disciplinari sono ormai diventati quasi la regola.
Potrei facilmente fare nutriti elenchi di casi... tuttavia preferisco evitare di entrare nello specifico in quanto questo presupporrebbe pensare nello specifico, la qual cosa solo all'idea mi provoca il voltastomaco.

E' ormai evidente che esistono certe schiere di "pazienti", spesso supportati da certi avvocati privi di qualunque dignità per la professione che esercitano, che a fronte di qualunque atto medico o chirurgico, effettuato nei loro confronti in regime di "stato di necessità" (nel quale il sanitario NON può rifiutare la sua prestazione d'opera), in malafede chiedono risarcimenti per danni a loro dire subiti a seguito di tali atti.

Il più delle volte tali richieste sono semplici redatte dall'avvocato del "paziente" che essendo quasi sempre incompetente in materia esordiscono con sproloqui deliranti di carattere medico, e regolarmente si concludono con la richiesta di risolvere la questione del risarcimento per via bonaria minacciando altrimenti il ricorso alle vie legali. Tali missive sono in genere indirizzate alle direzioni sanitarie delle aziende. Il dramma è che certe direzioni sanitarie sono particolarmente propense ad accettare in maniera pressoché indiscriminata tali accordi extragiudiziali rifondendo il "paziente" per danni assolutamente mai subiti.
E la "voce" di questo, specie nelle realtà di provincia, gira... e i casi da sporadici che erano sono diventati estremamente più frequenti.
Altre volte invece viene chiamato direttamente in causa il medico che ha eseguito la procedura che avrebbe arrecato danno al "paziente". E qui la situazione viene gestita personalmente dal sanitario in funzione del suo carattere, della condotta della sua assicurazione, ecc.

Ma questo ormai consolidato malcostume cosa provoca?

1. il medico tenderà sempre di più ad evitare atti, specialmente chirurgici, avvalendosi della sua facoltà di rifiutare i casi "in elezione", ovvero salvaguardandosi dai tentativi di truffa nei suoi confronti e nei confronti della propria assicurazione almeno quando non sussiste un'immediato stato di necessità; il paziente che dovrà subire un intervento chirurgico difficile ma non urgente, farà sempre più fatica a trovare qualcuno che lo operi;
2. il medico tenderà sempre di più a prescrivere montagne di esami clinicamente assolutamente inutili con l'unica funzione di crearsi una documentazione con valore medico legale da produrre in propria difesa in caso di controversia giudiziaria; tali esami vengono ovviamente eseguiti in regime pubblico con conseguente aumento esorbitante della spesa sanitaria del paese che inevitabilmente si ripercuote sulle tasse di tutti, anche dei "pazienti" in malafede che hanno fatto della pretestuosità il loro lavoro.
3. alcuni dei suddetti esami espongono il paziente ad una dose estremamente rilevante di radiazioni (per esempio le TAC) con quindi un effettivo danno biologico diretto al paziente.

Questa è la sanità a cui ci sta portando l'imbecillità di alcuni "pazienti", alcune amministrazioni e alcuni avvocati.

07 aprile 2007

Boomshine, il gioco che sta facendo impazzire la rete!

Giocare è molto semplice, arrivare in fondo molto meno. Sono questi i due ingredienti di questo "casual game", il cui link rimbalza da un blog all'altro in tutto il mondo. Come si gioca? Cliccando in un punto qualunque dell'area si crea un'esplosione. Quando un "puntino" è investito dall'onda d'urto dell'esplosione, scoppia a sua volta generando un'altra esplosione. E così via, a catena, finché non salta in aria un numero di "puntini" necessario a superare il livello. E nei livelli avanzati il numero dei puntini da far saltare diventa davvero elevato...
Provatelo!!!

06 aprile 2007

Il silenzio

Il silenzio è sempre più importante nella mia vita...
La gente, fa quello che vuole delle tue parole, mentre è sconvolta dai tuoi silenzi.
Ma come rimanere in silenzio di fronte ad immagini come questa?

E' un bambino in evidenti condizioni terminali da sindrome di Kwashiorkor... ovvero, per essere più semplici e diretti, è un bambino che sta morendo di fame.

In questi casi restare in silenzio non serve ad altro che ad udire più forti le grida di un mondo derubato di pane e di diritti e della libertà, mentre il nostro mondo borghese e ben pensante tenta, nella sua mediocrità, soffocare quelle grida.

Non potrà durare ancora per tanto.