31 luglio 2009

Preghiera della seconda sera...

Signore, se da un lato e in molte cose
sono stato un cretino
autami a vedere e a prendere
coscienza di quello
che nella mia vita non è da buttare.

Preghiera... dopo tanti anni

Senti Signore,
visto che stai ripetutamente dandomi
dei segnali che mi vuoi ancora qua
donami un po' di serenità.
Non ti chiedo altro.

29 luglio 2009

La spada di Damocle

Che bella allegoria è quella della spada di Damocle... nella vita bisognerebbe ricordare due cose:
1. evitare di appendere con le nostre stesse mani la spada sotto la quale potremmo poi essere obbligati a "soggiornare" per lungo tempo;
2. ricordarsi che nessuno, ma proprio nessuno, è privo di una spada sulla testa... piccola o grande che sia, mai dimenticarsene.

Fine delle ferie, meno tempo per pensare alle proprie paranoie...

Oggi è mercoledì... lunedì prossimo riprenderò a lavorare. E non posso dire che la cosa mi dispiaccia visto che dopo tre settimane di "ferie" a ruminare, tra rimorsi e rimpianti, quanto mi faccio schifo, il lavoro sarà la miglior cura per i miei pensieri deliranti e paranoici. E così un altro anno comincia... e sono ben cosciente di essere seguito in questo cammino dalla grande mietitrice. Con gli anni il mio passo si farà sempre più lento e più stanco, lei mi raggiungerà e finalmente tutto sarà finito.

22 luglio 2009

Oggi è giorno di rinascita!

I punti fermi su cui imbastire la mia nuova vita sono:

1. la mia ex convivente è una povera persona e l'averla persa è stata sicuramente una grazia di gran lunga superiore a quella di averla trovata;
2. l'avere un/una partner non è un bisogno primario ma un uso culturale della società in cui viviamo; attorno a tale uso si esplica il bisogno biologico di garantire la continuità della specie; la mancanza di un/una partner non fa venire meno alcun bisogno primario SOCIALE dell'essere umano, ma solo quello BIOLOGICO di riprodursi;
3. nella mia vita, come in quella di qualunque altro, vi sono delle luci e delle ombre; le luci sono di gran lunga maggiori delle ombre; trovarsi in un posto con solo luci e nessuna ombra significherebbe essere nel deserto o in mezzo al mare; vivere unicamente in funzione delle ombre è un atteggiamento poco intelligente in quanto è indice di un limitato adattamento alla propria realtà di vita;
4. anche se sembra incredibile, il trascorrere del tempo è in grado di guarire anche le peggiori ferite.

La particolarità di questi quattro punti è quella di essere stati da me assolutamente verificati e pertanto ho la più totale convinzione della correttezza dei contenuti in loro presenti.
Da questo momemto comincio a vivere in funzione di questi quattro principi. Vediamo un po' a cosa portano.


Una riflessione che dovrei tatuarmi sulle circonvoluzioni cerebrali!!!

Basta rimorsi. Di scemenze ne ho fatte parecche, ma ho fatto anche delle cose positive. E le seconde hanno buona probabilità di essere molte ma molte di più delle prime. Ho rimesso in piedi un sacco di gente, ho ridato funzionalità ad arti in condizioni disastrose, ho cercato di dare quello che potevo (e a volte anche quello che non potevo in quanto per lei ho preso delle decisioni che hanno stravolto la vita di altre persone che non centravano nulla) a quella disgraziata della mia ex convivente. Certo, nella mia vita vi è anche qualche ombra, ma cazzo, in una giornata piena di sole vedere solamente la poca ombra disponibile è davvero da imbecilli. Mi sa che il nodo della mia malattia mentale sta tutto qui.

21 luglio 2009

Piccola riflessione sulla "socialità" dell'essere umano

Da tempo mi chiedo se quando si dice che "l'uomo è un animale sociale" si fa riferimento alla sola socialità di gruppo o anche quella con un partner... ovvero se l'essere "sociale" dell'uomo trovi necessariamente anche un momento relazionale con un partner.

Sono completamente ignorante in materia, tuttavia mentre mi è assolutamente facile sperimentare su me stesso e osservare negli altri come l'alienazione dal gruppo sia patologica in quanto fattore limitante il benessere (si ricordi la definizione di "Salute" data dall'OMS), altrettanto non mi appare evidente che la mancanza di un partner limiti necessariamente il benessere dell'individuo. Per cui, al di la di tutti quegli aspetti di natura biologica (e non sociologica!!!) legati alla necessità di garantire il mantenimento della specie, mi pare che il rapporto con un partner non sia una necessità basilare bensì nulla più che un complemento a numerosi bisogni che vengono prima.

La dimostrazione del mio pensiero la si può leggere nei fatti, avete notatato come siano in aumento vertiginoso i singles completamente indipendenti e tali veramente per libera scelta (e non i vitelloni quarantenni ancora a casa con la mamma)??? Avete notato come questo genere di single sia in aumento in entrambi i sessi???
Probabilmente in molti stanno capendo che è meglio una vita da single con tanti amici che non avere un/una rimpicoglioni/a in casa che ricatta, limita, impone, provoca, frigna... Inoltre la situazione di coppia tende sempre ad allontanare i due componenti dai gruppi sociali di originaria appartenenza diventando così non elemento complementare di una situazione di sana socialità bensì il momento causale di una patologia sociale dovuta all'alienazione dal gruppo.

19 luglio 2009

Quando la realtà è più terapeutica dell'autoconvincimento di come vorremmo che fosse!

Due giorni fa ha rincontrato C.
La cosa è nata un po' per caso, a seguito di una delle mie pantagrueliche bevute... da sobrio non l'avrei di certo chiamata. da quella telefonata la pianificazione di un incontro.
Ed ecco le impressioni.
Fisicamente orrenda, una specie di ratto anoressico, anche i capelli avevano il colore e l'aspetto del pelo di un ratto... veramente ripugnate. Vederla maneggiare la moto che le ho regalato è stato davvero patetico.
Psicologicamente sempre più convinta di aver sempre ragione... lei si sente l'unica "normale" in tutto l'orbe terraque. E tutto questo in una "persona" che tradisce la propria profonda stupidità anche solo quande apre la bocca per prendere fiato.
Socialmente completamente disadattata, mi ha raccontato degli episodi "relazionali" da pelle d'oca nei quali è stata protagonista... uno tra tutti ad un casello autostradale.
Ma come ho fatto a sbattere nel cesso tanti anni della mia vita dietro ad un simile scarto del genere umano?
Comunque che bella soddisfazione sapere cosa si trova in casa quel povero pirla con il quale mi tradiva... ah, che bella soddisfazione!

14 luglio 2009

Suicidio

Ci siamo. Oggi finalmente, per la prima volta, l'ho concepito in serenità e senza paura. E' una via di uscita, forse l'unica via di uscita dalla mia storta vita.
Ci avevo pensato tante volte ma oggi, per la prima volta, l'ho concepito con serenità coscienza e motivazione. Non so quando sarà, ma è estremamente probabile che sarà.
Oggi è una data importante per me e per chi continuerà ad essere dopo di me e che con me ha condiviso qualcosa. Non so quando ne come, ma la morte mi sarà dolce amica, al fianco di lei non avrò nulla da temere. A differenza di quello che è stato con la vita.