31 gennaio 2007

Una data importante!

Oggi è stato accolto il mio trasferimento verso una importante struttura ospedaliera lombarda.
Oggi ho presentato le dimissioni da quella fogna di "ospedale" dove ho lavorato fino ad adesso.
Oggi è una giornata molto importante.
Per qualche attimo ho riprovato il significato della parola "felicità", e per tutto il resto del tempo sono stato pervaso da una grande serenità e soddisfazione.

28 gennaio 2007

Non voglio più nessuna relazione

Ci ho riflettuto tantissimo... nei post precedenti ho riportato le idee di quei momenti.
Ma poi alla luce della mia storia con C., e forse un po' "illuminato" dal quel barlume di serenità che timidamente tenta di prendere possesso della mia anima, mi sto sempre di più convincendo che il rapporto di coppia permanentemente corretto, sereno, di reciproca fiducia, entusiastico... NON ESITE.
La mia intenzione era quella di creare con C. un rapporto con queste caratteristiche... ci ho messo cuore, anima, corpo, entusiasmo. Sono sceso ad ogni tipo di compromesso (spesso rinuncia). Le ho veramente donato tutto quello che potevo di me a al di fuori di me... eppure i post precedenti raccontano quello a cui è giunto questo rapporto.
Non sto dicendo di essere stato perfetto... però sono stato il meglio che potevo essere, e non è servito.
All'inizio ero disperato e solo... avrei fatto di tutto per avere al mio fianco una (nuova) compagna. Ma più passa il tempo più mi rendo conto di essere disgustato solo dall'idea di una nuova relazione.
Il vecchio lupo solitario della mia adolescenza si è risvegliato.

27 gennaio 2007

Forse qulcosa sta cambiando.

Comincio a sentirmi meglio... potrei addirittura sbilanciarmi e dire che mi sento bene!!!
Mi sento come forse non mi sono mai sentito prima.
Merito della catarsi del corpo e dell'anima che sta ponendo rimedio a 10 anni di abbruttimento.
Forse ho scoperto dove la strada ha inizio. Adesso sta a me percorrerla fino alla fine.

25 gennaio 2007

La poetica della "contr'ora"


"La solitudine del polipo mi appartiene"

...tu sei lì

solo

con i tuoi tristi tentacoli

dentro l’acqua tua,

tanto sai

che prima o poi

arriverà la cipolla assassina

e tutto finirà...
Santina Trapasso
Un giorno vi spiegherò... Forse...

20 gennaio 2007

Il richiamo della foresta


Col passare dei giorni sto velocemente tornando ad essere quello che ero prima di conoscere C.

E non è detto che sia un male...

Come un vecchio lupo che si stacca dal branco e attraversa la foresta in solitudine... ecco, se accetto di vivere accetto anche di attraversare da solo la foresta.

Forse non ne vedrò mai la fine... però potrò dire di averci provato.

Il 太極圖 Un simbolo nel quale si riassume tutto


Sono infiniti i significati di questo simbolo... tuttavia in esso NON è rappresentata la dualità dell'esistenza bensì la contemporanea duplice natura dell'esistenza stessa. Questa precisazione può sembrare di rilevanza marginale, tuttavia è proprio in essa che ha origine il baratro che separa la logica occidentale aristotelica dalla logica orientale "sfumata" (quella che gli occidentali hanno finto di inventare negli anni sessanta, dandogli il nome di "fuzzy logic"... si ha la controprova di questa appropriazione indebita nell'evidenza che le maggiori applicazioni della fuzzy logic si sono avute in Cina e in Giappone).

Per noi occidentali è difficilissimo riuscire a ragionare in logica sfumata, in quanto dobbiamo completamente ristrutturare la nostra logica a partire dal concetto di esclusività vero-falso. In fuzzy logic dobbiamo assumere che qualunque affermazione contenga contemporaneamente una parte di verità è una parte di falsità, il che NON significa che sia probabilisticamente e aristotelicamente falsa o vera. Vi sono problemi di fisica, per esempio quello della descrizione delle condizioni di equilibrio di un pendolo inverso (che so, un ombrello mantenuto in equilibrio sulla sia punta attraverso il dito di una mano), che affrontati in maniera aristotelica si presentano quasi al limite del risolvibile, mentre divengono assolutamente elementari se affrontati con la fuzzy logic.

Mi piacerebbe andare avanti a lungo su questo digressione, tuttavia non è lo scopo per cui ho aperto questo post.

Lo scopo del post era quello di inserire nel blog lo splendido simbolo 太極圖 "T'ai Chi T'u" che rappresenta la coesistenza dello 陰 "yin" ("il lato in ombra della collina") e dello 陽 "yang" ("il lato soleggiato della collina")... e di rifletterci sopra.

Lasciando pure perdere sia lo yin che lo yang in quanto concetti religiosi del taoismo e del confucianesimo, il simbolo si adatta praticamente ad ogni aspetto dell'esistenza. Evidenzia per esempio come già la nostra esistenza sia contemporaneamente costituita dalla vita e dalla morte. Come avere paura della morte se questa è inscindibilmente unita alla vita per costituire la nostra esistenza?

19 gennaio 2007

Il senso della vita

Al momento non vedo altro senso nella mia vita se non quello di aiutare gli altri a ridare un senso alla loro.
Non ho altro, e non mi basta... questo perché sto razzolando come un pollo nell'aia e non so ancora vedere il giorno dell'ascia.

18 gennaio 2007

Il lavoro

Potrebbe stare per capitare un grosso cambiamento nel mio lavoro in direzione molto positiva...
- potrebbe stare per capitare...
- potrebbe essere molto positivo...

17 gennaio 2007

Fare figli per poi dire di amarli...

Fare un figlio significa imporre questo mondo ad una persona che non l'ha chiesto.
Questo mondo propone risorse limitate già di gran lunga insufficienti per la popolazione attuale, quindi il figlio sarà uno sfruttattore o uno sfruttato che in casi nemmeno tanto estremi rischierà di morire di fame.
Il problema ambientale... un mondo sempre più brutto e inquinato, in cui la popolazione ammassata su se stessa cerca di curarsi le malattie causate dai veleni che essa stessa produce.
Nei paesi sviluppati una società di feroce prevaricazione del più debole... in quelli sottosviluppati (quasi) tutti sono i più deboli.
E il problema di aver le risorse per studiare al fine di non vivere una vita da ignoranti senza nemmeno porsi il problema della propria esistenza.
Il lavoro, per molti una tragedia, il potersi mantenere con dignità e onestà, sfuggendo alla schiavitù più che mai presente...
E la libertà di opinione... di essere uomini e non marionette, di avere delle idee senza la necesità di morire per queste...
Fare un figlio vuol dire imporre tutto questo ad una persona che non lo ha chiesto... da quì l'evidenza della menzogna di ogni genitore che afferma di amare i propri figli... si lo asserisce in malafede sapendo bene che i figli non sono frutto del proprio amore ma del proprio egoismo.

Gli strumenti di disintossicazione

Ebbi modo di dire che per rinascere è prima necessario morire.
Corpo e anima sono una cosa sola.
Con il silenzio la mente si libera della gran parte dei vincoli relazionali inutili e spesso dannosi, l'attenzione viene liberata dai rumori del mondo per potersi concentrare sulla mia interiorità.
Con il digiuno ogni molecola di anidride carbonica espirata altro non è che un "mattoncino" del mio corpo e che mi abbandona... e inevitabilmente un eguale "mattoncino" della mia anima lo segue... sono elementi inscindibili, solo che il primo è materiale mentre la seconda no. In questo modo se ne vanno tutti i veleni organici e spirituali introdotti quando decisi di bere alla coppa dell'amore, pur sapendo che era avvelenata.
Con la meditazione prendo coscienza dei meravigliosi processi che si sono messi in atto con la catarsi.
Con il sonno la mia mente si carica di nuova energia.
Con la pulizia del corpo simboleggio con la gestualità quello che sto facendo in maniera ben più approfondita sia nel corpo che nell'anima.

16 gennaio 2007

Catarsi


E' una scelta necessaria in questo momento della mia vita.
Non posso fare a meno di purificarmi dalla enorme carica negativa accumulata negli ultimi anni.
Corpo e anima sono intimamente uniti, per cui la purificazione deve riguardare entrambi.
La mia catarsi prevede:

1. il silenzio (attivo e passivo)
2. il digiuno
3. la meditazione
4. il sonno
5. la pulizia del corpo

Voglio spingermi fino all'alienazione da tutto ciò che è stato il mio mondo fino a questo momento. Voglio arrivare fino alla cuspide in cui l'unica scelta che abbia un senso sia quella tra la vita e la morte... e in quel momento sceglierò.

15 gennaio 2007

Una giornata serena

Quando le cose vanno bene bisogna esserne orgogliosi!
Giornata semplice... notte di lavoro, ritorno a casa alle prime luci dell'alba, bagno caldo, sonnecchiamento fino alle 12.30, uscita per andare dall'avvocato per mettere a punto una denuncia querela nei confronti di chi mi ha calunniato, al ritorno sosta al Virgin Active per una bella sauna e idromassaggi vari... e, infine, una bella pizza e costata in piazzale Siena!

Adesso sono a casa tra i miei gatti che mi adorano.
Forse il tutto dipende dal fatto che la fluoxetina sta raggiungendo lo steady state.

12 gennaio 2007

Piccoli dispiaceri

Il pomeriggio di ieri l'ho passato ha formatare e reistallare un po' di "roba" sul pc di Carlo, figlio di una mia amica.
Carlo frequnta il terzo anno di liceo scientifico e ieri era alle prese con lo studio per i compiti in classe di questa mattina, matematica e latino.
Beh, ad un certo punto Carlo mi ha detto che mi invidiava per aver ormai finito "tutte le scuole"... dentro di me sorridevo, mi rivedevo esattamente in lui, alla sua età e con gli stessi identici ragionamenti... A quell'età nemmeno si immagina quali poi saranno i problemi che le età successive inevitabilmente imporranno, ma si comincia ad intuire che non è senza pagare un prezzo che si diventa "grandi".
Quella di Carlo non è una brutta età.

09 gennaio 2007

La libertà derivante dall'essere single è una prigione

Sono single... potrei fare tutto quello che voglio... ma la solitudine mi fa perdere la voglia di fare qualunque cosa.
La mia attuale libertà è fatta di "se":
-"se" volessi potrei...
... si, potrei fare qualsiasi cosa, ma da solo non mi va di fare nulla.
Sono prigioniero della mia libertà.

Una osservazione tanto banale quanto vera

Il pricipio di causa-effetto è una legge generale del mondo fisico in cui viviamo. Non esistono "eventi" che siano provocati dal nulla e allo stesso tempo non vi sono "eventi" che a loro volta non provochino nulla.
Il principio di causa effetto si applica qundi anche in ogni sfumatuta della vita.
Ogni nostra azione ha inevitabilmente delle conseguenze. Nulla di ciò che noi facciamo o di ciò che gli altri ci fanno è "gratis" ovvero non è causa di inevitabili conseguenze.
-Far contenta una persona inevitabilmente scatena una conseguenza nella nostra vita.
-Far soffrire una persona inevitabilmente scatena una conseguenza nella nostra vita.
C'è comunque da osservare che la vita generalmente si chiude con i conti in pareggio...provare per credere... o semplicemente basta guardare nel nostro passato in maniera obiettiva per accorgersi che è così.

Questo post è dedicato a chi è disposto a capirlo.

07 gennaio 2007

Autorità su guerra e pace

Nel XVIII secolo Samuel Bellamy, pirata delle Antille, comandante della nave "Whydah", amava ripetere:
"Io sono un principe libero
ed ho altrettanta autorità di fare guerra al mondo intero
quanto colui che ha cento navi in mare"
Effettivamente tutti abbiamo autorità sulla nostra guerra, ma dove va a finire tale autorità quando si parla della nostra pace, specialmente quella interiore?
Chissà cosa ne pensava Samuel Bellamy...

Oggi proprio non va...

... e chissà perché?!?
Ho passato quasi tutta la notte senza prendere sonno, questa mattina, nonostante gli ottanta milligrammi di fluoxetina che da qualche giorno ho ricominciato a prendere, ho quel profondo senso di tristezza che mi consuma.
I miei gatti capiscono benissimo quando sono così e mi stanno molto più vicini del solito.
Comunque è ora che la pianti di cercare le cause del mio malessere all'esterno, e che cominci seriamente un cammino dentro il mio cervello per capire dov'è che non funziona.

01 gennaio 2007

Beh, l'anno nuovo è cominciato bene!

Una delle sfighe di fine 2006 (in particolare del 12.12.2006) è stata la rottura del parabrezza della mia macchina a causa di un sasso sollevato dall'auto che mi precedeva. Ho dovuto sostituire il parabrezza (hanno tentato di ripararlo ma il risultato è stato penoso): oltre 440€. Per fortuna ho la "polizza cristalli", per cui ho segnalato il sinistro all'assicurazione.
Questa mattina, 01.01.2007, di ritorno dal lavoro, mi trovo nella casella delle lettere l'assegno con il rimborso integrale delle spese di sostituzione del vetro.
Beh, è un piccolo segno che mi fa sperare che nell'anno nuovo si risolvano i guai di quello vecchio!
Chissà...