Il mio decalogo "non religioso"

Ci sono voluti tanti anni per giungere a questo decalogo. A me ha aiutato e aiuta a vivere meglio. Non è detto sia così per tutti...

Eccolo:

1. imparare a sbattersene di tutto quello che mi fa male;
2. non aver paura di fare scelte;
3. non avere fretta in nulla;
4. non andare mai contro la tua natura;
5. ascoltare molto e parlare poco;
6. non rinnegare mai gli errori;
7. non fidarsi mai troppo di nulla;
8. dipendere dagli altri il meno possibile;
9. trattare bene chi ci tratta bene, trattare male chi ci tratta male;
10. saper bere, per coerenza e verità, la cicuta anche se amara.

Dedicato al mio capo e ai miei colleghi

Sono stanco e stufo. Stanco perché snervato dalla stupidità e dall'ingnoranza di un idiota, stufo di essere circondato da dei colleghi infami pusillanimi e falsi peggio di Giuda. Ma sono costretto a dover ammettere che in circostanze come queste mi pesa la mia scelta di solitudine per contro assolutamente più che compensata da un disgusto sempre più forte per il genere umano. Per fortuna delle persone per bene ci sono. Ci sono momenti in cui una chiaccherata potrebbe servire, o una serata con qualcuno aiuterebbe. Non ho più volglia di far fatica e tirare avanti, soprattutto perché sento che ormai la forza sta venendo meno. La situazione che si è creata non potrà certo finire per lisi... nella mia vita tutti questi episodi sono finiti per crisi. Anche questa finirà per crisi, si tratta solo di capire di quale natura. Sicuramente qualcuno si farà molto male e come al solito questo qualcuno sarà il sottoscritto. Ma vale la pena farsi male per vivere da uomo che non giacere in panciolle sulla ceramica di un cesso alla turca come una merda melenica poltacea. Anche perché di ceramica pulita non ve ne è più.
Mi sento lo stesso di vent'anni fa, ma la forza non è più quella.

Differenze oniriche

La differenza tra un sogno ed un incubo è solo il punto di vista.

Una visione strettamente ecologica dell'amore

L'amore è quello strano fenomeno biologico per il quale due soggetti della stessa specie instaurano un rapporto simbiotico che col tempo si trasforma in parassitico.