08 maggio 2013
... però se mi guardo attorno mi fa ancora più paura tutta la solitudine che vedo nutrirsi di tanta compagnia. E finisco per amare la mia solitudine ed il modo con cui i miei occhi hanno imparato, loro malgrado, ad osservare.
21 aprile 2013
E non mi lascerai mai...
Come mi piacerebbe funzionasse così anche per me...
19 aprile 2013
Che la tua vita abbia avuto un senso lo potresti anche scoprire quando meno te lo aspetti, perfino quando sta per finire...
01 aprile 2013
Serve solo saper osservare... e di conseguenza capire. Ma sarà sufficiente per imparare?
Guardate il sorriso guardate il colore
come giocan sul viso di chi cerca l'amore:
Ma lo stesso sorriso lo stesso colore
dove sono sul viso di chi ha avuto l'amore?
Già, osservare... capire ma soprattutto imparare. Perché imparare senza capire è inutile, ma capire senza imparare è pericoloso. E lì sì che ci si fa male davvero.
28 marzo 2013
04 marzo 2013
Parcheggio disabili con minacce di accertamenti fiscali: povera Italia
Questo è un blog introspettivo, non si parla di attualità, ancor meno di politica... ma queste foto devo proprio pubblicarle.
Oggi è il primo giorno di una settimana di ferie che ho preso per tirarmi fuori dalla mia fogna lavorativa e, "per festeggiare", a mezzo giorno sono andato a mangiare in pizzeria. Ho parcheggiato la macchina e ho fatto un po' di strada a piedi, e mi sono imbattuto in questo "quadretto" surreale:
E più in dettaglio, il cartello:
Siamo a Milano, in via Gulli, di fronte al civico 4.
Le foto le ho scattate dopo la pizza... ho pensato di documentare questo esempio di demenza italiota mentre aspettavo al tavolo, quindi uscito dalla pizzeria ho fatto le foto. Le foto sono state scattate oggi lunedì 4 marzo 2013 alle ore 12.54.
Cosa trovo di demenziale?
1. che i "controlli fiscali" siano una sanzione accessoria per chi occupa illecitamente i parcheggi per gli handicappati... ma vi rendete conto??? Siamo in un paese in cui la verifica della corretta condotta contributiva E' UNA MINACCIA ED UNA PENA ACCESSORIA!!! O meglio, si tratta di una minaccia per chi, in comune, ha "disposto" questo. E secondo voi un amministratore comunale che concepisce gli accertamenti fiscali come minacce e pene accessorie è una persona onesta? No, è come minimo un fottuto corrotto ed evasore!
2. che a fronte di questa manifestazione di altissima sensibilizzazione civica lo stesso Comune di Milano che ha appeso il cartello ritenga normale, e i fatti (nonché le foto) lo dimostrano, che alle ore 12.54 di un lunedì lavorativo, a fianco della macchina del disabile avente diritto al parcheggio, vi sia una montagna di pattumiera.
Povera Italia.
01 gennaio 2013
"Il più piccolo dei felini è un capolavoro". Leonardo da Vinci.
Non è una storiella di Natale arrivata in ritardo. E' una realtà che ci segue ogni giorno, con sguardi discreti, passo vellutato e tanta di quella intelligenza che solo chi è insensibile può confondere per diffidenza. L'articolo lo trovate qui. Leggetelo e riflettete... io l'ho letto e ho riflettuto ma non troppo, non serviva: quello che passa in una mente felina ho cominciato ad intuirlo più di trent'anni fa.
20 ottobre 2012
Nostalgia del futuro
Quand'ero piccolo il mondo sembrava fosse mio. Credevo di possedere il futuro. Ma poi mi resi conto che non è senza un prezzo salato che si diventa grandi.
La fatica di alzarsi dal letto ogni giorno, il vedere il mio capo e i miei colleghi spesso rappresentano un peso davvero difficile da sopportare e soprattutto difficile da accettare. Ma perché non sono capace di trovare un modo di vivere senza dolore?
Ma prima di adesso... quanti anni, l'assenza di un padre, l'accorgermi di essere un alcolizzato, una madre distrattamente presente e nevrotica; la consapevolezza di essere contemporaneamente il dottor Jakyll ed il signor Hyde, insomma una patetica incarnazione di un degenere Giano bifronte.
Già, perché dall'altro lato devo recitare una parte così fastidiosa e difficile per me, quella del chirurgo rassicurante ed integerrimo. Per anni ho detestato il rapporto con la gente ma almeno amavo la tecnica e la pratica del mio lavoro. Mi piaceva prendermi carico dei casi più difficili per dimostrarmi che tutta quella vita di merda e quella mia esistenza da sbandato trovava comunque una ragione d'essere nei miei risultati professionali. Ora mi fa schifo anche la tecnica e soprattutto la pratica del mio lavoro. Non me ne frega più nulla ad eccezione di alcuni sprazzi di interesse esclusivamente finalizzati alla negatività.
La mia vita affettiva è nata e morta con la presenza di C. che mi ha saputo far rinascere da ragazzo per poi ammazzarmi psicologicamente, affettivamente e socialmente da uomo. Ora sono affettivamente completamente solo, e seppur questa condizione rappresenti una delle fonti maggiori della mia sofferenza, è troppa la paura di rimettermi in gioco perché so già che sarebbe l'ennesimo fallimento con le inevitabili ed ulteriori sofferenze che ne deriverebbero. E poi non credo di essere più disposto a barattare nemmeno una briciola della mia libertà per nessun motivo. Egoismo? No, non credo proprio, solo una gran collezione di esperienze negative con le inevitabili sofferenze correlate.
Di tutta la mia infanzia, riguardo alla famiglia, ho solo un ricordo piacevole che a volta mi torna alla mente come un flash: io, bambino, correvo in un campo pieno di fiori e mio padre insieme a mia madre, seduti tra l'erba, che andavano d'accordo e mi guardavano sorridendo.
Per il resto l'unione dei miei genitori ha sempre significato solo litigi. Fino alla mancanza totale e assoluta di dialogo. Una grande figura nella mia vita è stata mia nonna materna, una donnina piccola, ma enorme nella sua umile semplicità, che in quel marasma famigliare ha saputo prendermi per mano con un amore al di la di ogni limite ed ha lenito tante delle mie sofferenze di bambino solo, figlio unico di due genitori tra i quali intercorreva solo l'odio. Come mi piacerebbe poter credere che lei mi guardi ancora da lassù, come mi piacerebbe sapere che un giorno la rivedrò... ma non mi è nemmeno data questa speranza perché questa vita e questo mondo mi hanno portato a non credere più in niente. Potrei dire lo stesso del mio nonno paterno, uomo semplice ma di generosità infinita, ricordo quando invece che portarmi all'asilo mi faceva passare la mattina a fare giri sui tram e sulla metropolitana e, in certi giorni, eccezionali per me, mi portava alla stazione centrale a vedere i treni. E ora anche di lui non rimane che polvere.
Come ricordo quei momenti, come ricordo la sensazione di allora che il futuro fosse dentro di me, che fosse parte di me, che ne potessi disporre come le lancette di un orologio.
Ma un'oretta fa, sfogliando un vecchio libro di poesie, mi sono ritrovato in mano dei fiori appassiti al sole di una di quelle primavere ormai lontane, e solo Dio sa quanto li ho rimpianti.
Ho nostalgia di quel futuro che allora possedevo e che adesso non ho più.
P.S: grazie Faber per l'ispirazione... sei immortale.
P.S: grazie Faber per l'ispirazione... sei immortale.
19 ottobre 2012
Ritorno a Luni, la città della Luna
Dopo tanti anni, sfruttando quest'ultimo scampolo di ferie, ieri 18 ottobre, ho approfittato per fare una visita all'area archeologica romana di Luni e all'annesso museo. In particolare stiamo parlando di questa zona, dove nel 177 a.c. i Romani, lungo la via Aurelia, fondarono la colonia che presto divenne la città di Luni, dedicata alla Luna:
Più nel dettaglio, a vista aerea:
L'area archeologica si presenta sostanzialmente come nell'immagine che segue nella quale si può vedere in alto a sinistra il grande tempio, nella parte centrale e più in basso il foro con le botteghe ed alcune domus, ed in basso a destra l'anfiteatro:
Ho fatto tante foto, di materiale da vedere ce n'è davvero tanto... lascio solo qui qualche accenno di immagine, qualche "cartolina", a memoria di questa splendida giornata di ottobre.
All'ingresso dell'area archeologica c'è un piccolo museo che contiene statue, materiale di uso quotidiano, monete, vetro e tanto altro. Alcuni pezzi sono davvero belli:
Statua di loricato
Forse Nerone da bambino
Ma un pezzo eccezionalmente bello è questa testa di bronzo di età giulio-claudia:
E lavoravano davvero bene anche il vetro:
Impressionanti sono poi gli oggetti di uso quotidiano, potrebbero essere usati tali e quali anche oggi:
Incredibilmente espressiva questa testa di satiro...
...e straordinariamente simile a quelle di molti secoli dopo questa meridiana a cui, purtroppo, manca lo gnomone:
Vi sono anche dei mosaici stupendi, per esempio questo, che raffigura Oceano, del quale rimangono purtroppo solo due frammenti ed una parte ne è andata perduta dato che nei secoli successivi su di esso hanno costruito il muro di una chiesa:
Quest'altro mosaico è invece particolarissimo per l'effige di Sileno che vi è rappresentata; se osservato da un lato Sileno appare giovane e con i capelli ritti, se osservato dal lato opposto appare vecchio e con la barba lunga:
Queste sono invece le rovine del Grande Tempio...
... e queste quelle del Foro con i resti dei portici:
Invece questi erano dei magazzini dove venivano conservate granaglie, olio e vino:
E questa era la cloaca maxima, la fogna, che dalla città...
...portava verso il mare.
E poi l'anfiteatro... era su due livelli e poteva accogliere più di settemila persone a sedere. Ora del livello superiore rimangono solo dei piccolissimi brandelli ed in alcuni tratti le scale per accedervi:
Sono solo poche immagini con ancor meno descrizione... ci sarebbe da pubblicare e scrivere molto ma molto di più... ma alla fine il significato di questo post è solo quello di una cartolina a ricordo di una bella gita.
Come ultime immagini quelle di una panchina su cui mi sedetti accanto a C. sotto il sole cocente di un agosto ormai lontano, e la vista che si ha standovi seduti... nonostante tutto il male che C. mi ha fatto ricordo con molta nostalgia quegli attimi in ci trovammo qui insieme: