Ecco perché non sento il bisogno di credere in dio
1. E' lecito definire un insieme in cui sono contenute tutte le cose esistenti al di la dei limiti della percezione e dell'astrazione umana, per cui l'essere umano risulta contenuto completamente in questo insieme che definisco "esistenza".
2. E' altrettanto lecito tentare una definizione di dio; l'unico modo alla portata dell'uomo per tentare questa definizione è trovare l'attributo comune che le diverse filosofie, le diverse religioni e le diverse teologie riferiscono come caratteristica di dio. In pratica si tratta di trovare un attributo che qualunque essere umano che si definisce credente riconosce come proprietà di dio. Questo punto comune esiste, è estremamente ben definito, ed è tanto banale quanto umano: dio è un'entità che trascende l'esistenza essendone il fattore determinante e governante. Su questo punto sfido chiunque a contraddirmi, a citarmi una religione, una teologia o una corrente di pensiero in cui dio non abbia il predetto attributo.
3. Essendo dio il fattore determinante dell'insieme "esistenza" è evidente che l'insieme "esistenza" è un sottoinsieme di dio; in altre parole dio è più grande dell'esistenza tanto da esserne il fattore determinante e governante, per cui l'esistenza è completamente contenuta in dio.
4. La logica umana, per quanto "debole", è sufficiente per definire i propri limiti. In particolare è dimostrabile che dall'interno di un insieme non è possibile descrivere completamente l'insieme stesso (è quanto affermato dai teoremi di incompletezza di Gödel di cui non sto a riportare la dimostrazione, che è comunque facilmente reperibile).
5. Essendo completamente contenuto nell'insieme "esistenza" l'uomo si trova in una posizione dalla quale non gli è possibile definire completamente l'esistenza.
6. Essendo l'insieme "esistenza" un sottoinsieme di dio, a maggior ragione l'uomo non è in grado di descrivere dio.
7. Ne deriva che l'uomo non è in grado di giungere a dio con un procedimento logico.
8. L'uomo può giungere a dio unicamente con un atto arbitrario non concepibile con la propria logica; questo viene definito "atto di fede".
Nessuno dei suddetti passaggi logici confuta l'esistenza di dio; negarne l'esistenza dal punto di vista dell'incongruenza logica equivale esattamente ad asserirla.
2 Comments:
Ciao! Sono ilaron
Dovrò ripassare per leggerti tutto con calma.
Io invece credo.
Il tuo ragionamento fila alla grande, e grande sei tu che scegli di essere un uomo lbero.
Keep up the good work.
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