17 giugno 2007

Il bisogno di dare e l'istinto di avere

In questa domenica di reperibilità le note del "Quinto Lavoro per Organo" di Dietrich Buxtehude mi vengono restituite calde e stupende dai miei meravigliosi diffusori tre vie Acoustic Energy pilotati dalle quattro KT88 del mio amplificatore valvolare. In questa atmosfera magica mi è dolce fermarmi e pensare a quello che è adesso la mia vita e farne un bilancio.
Sono terribilmente fortunato. Non mi è mai mancato nulla di quello che è essenziale per la vita. E questo mi rende più fortunato di due miliardi di persone tra le quali vi è certamente chi meriterebbe più di me quello che ho. Ma non solo, ho molto di più del superfluo, questo mi rende parte di quel 10% della popolazione mondiale che vive alle spalle del restante 90%.
Ho un lavoro che mi soddisfa, psicologicamente sto molto bene. Ho un corpo sano e piacevole. Sono libero di di esprimere le mie idee politiche e di ripudiare pubblicamente la religione cattolica con i suoi preti, fraticelli e pederasti.
Ho tutto questo e molto altro. E forse per la prima volta nella vita me ne sto rendendo pienamente conto e lo sto apprezzando. E accanto all'umano istinto di avere sento crescere il bisogno di dare.