21 ottobre 2006

A che punto è la notte?

A che punto è questa notte, figlia di una giornata tanto inutile quanto pericolosa?
L'istinto di avere ha sopraffatto quello di conservazione.
L'amore ha ceduto all'affetto.
In questa notte, nel pieno della mia metamorfosi, fatico a trovare i fili della mia vita.
Cerco ovunque e con qualunque cosa di riempire quelli che altro non sono che vuoti di pensiero. A cos'altro possono infatti servire le religioni, le supestizioni, le credenze, le illusioni? In me, per religioni, supestizioni, credenze e illusioni non vi è posto.
Le religioni, le supestizioni, le credenze, le illusioni sono "materia comoda" per riempire i vuoti dell'anima dei mediocri... la cui vita diviene così una pedante nullità. Meglio annullarsi fin dal principio, smettere di esistere nello stesso momento in cui se ne assume la coscienza.
Ma allora di cosa è fatta la vita? Esiste una vita "vera" diversa da quella che milioni di larve umane inaugurano sempre allo stesso modo ogni mattina finché non giunge, più o meno inaspettato, il giono della falce?