16 marzo 2007

Le prove dell'atto di censura da parte di google nei confronti del video sull'11 settembre presente nella raccolta di filmati di questo blog

Ho per le mani un video di quasi un'ora e mezza nel quale si sostiene che gli attentati dell'11 settembre sarebbero stati creati ad hoc dagli Stati Uniti al fine di crearsi un alibi per invadere l'Afganistan, e l'Iraq. E a sostegno di questa tesi porta una quantità impressionante di prove fotografiche, videoriprese, testimonianze e ricostruzioni.
L'11 marzo 2007 ho pubblicato il filmato su Google Video. Effettuato l'upload il video a superato la fase di controllo ed è stato messo a disposizione di chiunque avesse un computer e una connessione Internet. Ho inglobato un link a tale video nella pagina dedicata ai filmati presente in questo blog.
Il giorno successivo ricevo una mail:
La mail proveniva da Google e come si può vedere mi comunicava che il video era stato respinto in quanto "non confacente alle nostre regole programmatiche".


Poi mi invita ad accertarmi di essere in regola con i copyright.


Inizalmente ho pensato fosse uno scherzo, ero certo e avevo verificato che il filmato fosse pubblicato e disponibile per tutti. Ho voluto comunque andare nuovamente a verificare la cosa, ma nel tentativo di visualizzare il fimato mi sono imbattuto nella seguente situazione:


Il fimato risultava (e risulta!) "non al momento disponibile"... e si viene invitati a riprovare più tardi. Oltretutto risultava (e risulta!) che il filmato sia stato visuaizzato sette volte (si noti il particolare cerchiato nell'immagine).


A questo punto, decisamente insospettito, sono andato nel mio account di Google Video per vedere se il filmato risultasse inserito nella cartella del materiale "respinto"... e con somma sorpresa ho dovuto invece constatare che il filmato in questione risultava (e risulta!) attualmente "live", cioè a disposizione di chiunque lo voglia visualizzare:




Quindi:


1. il filmato è stato caricato sul server di google;


2. il filamto ha superato la fare di controllo e quindi è stato reso "live";


3. ben sette persone lo hanno visualizzato;


4. qualcuno in Google ci ha "ripensato" e ha voluto rimuovere il filmato... ma si è lasciato tutta la serie di prove di quello che ha fatto come si può evincere dall'analisi segli screenshoot che ho riportato.


Evidentemente una volta che un video supera l'iniziale approvazione e viene reso "live" non può più essere rimosso dal sistema se non per opera dell'utente che ve lo ha inserito. Quindi per oscurarlo sono ricorsi all'escamotage di renderlo "non disponibile".


E' possibile verificare tutto quello che ho scritto semplicemente andando sull'indirizzo del video e verificando ogni cosa che ho detto:




Tengo a precisare che in tutta questa vicenda il copyright non centra assolutamente nulla in quanto nelfilamto si invitava più volte a distribuirne tante più copie possibile.


Una cosa sola è certa: non appena troverò uno spazio web per mettere il video in questione, tutti lo potranno visualizzare dalle pagine del mio blog o dalla sua sezione dedicata ai filmati.

Intanto guardatevi questo link:


E' un sito che evidenzia una piccola parte delle prove che quello che successe l'11 settembre NON fu un attentato.

17 marzo 2007, ore 15.30: il video è on line e scaricabile dalla sezione dedicata ai filmati di questo blog!!! Clicca quì!!!

4 Comments:

Anonymous Anonimo said...

Ciao,
volevo informarti che sono visibili solo le prime due parti del filmato.
Grazie

17 marzo, 2007 13:33  
Blogger Il lato in ombra della collina said...

Adesso c'è tutto ;-)
Che fatica trovare dell'hosting gratuito :-(((

17 marzo, 2007 15:35  
Anonymous Anonimo said...

Certo è incredibile pensare che tutto sia stato organizzato per tristi scopi politico-economici... Leggo spesso il tuo blog ed è bello "assaporare" i tuoi stati d'animo. Grazie per la compagnia e le informazioni trasmesse. L'anonimo di prima :)

17 marzo, 2007 22:25  
Blogger Il lato in ombra della collina said...

Grazie Anonimo di essere graditissimo spettatore di questo mio cammino.

24 marzo, 2007 11:10  

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