08 dicembre 2011

La guarigione vicina

La vera malattia è la vita ed in ogni momento che passa sento crescere in me la forza per lasciarla volontariamente. Il momento di tirare i remi in barca è vicino.
Mi perdonino i grandi che hanno ispirato la mia vita, Socrate per primo, se all'ultimo istante la meravigliosa coerenza concederà alla vigliacca umanità un'ultima lacrima sui miei occhi...

4 Comments:

Anonymous Anonimo said...

Ciao,
ti ho "conosciuto" attraverso il blog d Annastaccatolisa, quando ancora era tra noi. Mi aveva incuriosita un tuo commento, così carico di tristezza, ed ero venuta a leggere il tuo blog. Da allora, di tanto in tanto passo, sperando di vedere che è passata, che sei non dico sereno, ma fiducioso..... invece mi specchio nelle tue parole e capisco che per le persone come noi, non c'è mai un riscatto, purtroppo.
Ti auguro di essere, anche solo per un attimo, felice.... che parola grossa, ma osare ogni tanto, è concesso!!!
Sonia

12 dicembre, 2011 10:40  
Blogger Il lato in ombra della collina said...

Vedi, Sonia, le mie potrebbero sembrare malinconie da "poète maudit" di fine ottocento, a qualcuno potrebbe sembrare che mi diverta a cercare di portare allo stato dell'arte quell'"heautontimorumenos" che così tanto magistralmente Charles Baudelaire aveva descritto. Ma la verità è ben altra. La verità è che la mia vita mi fa maledettamente male, è una vita giocata male ed interpretata ancora peggio. Dietro quella che potrebbe apparire ai più una "posizione" invidiabile, si nasconde una assoluta mancanza di prospettive, la coscienza assoluta di una progressiva involuzione... e, quello che è peggio, la profonda vigliaccheria che mi frena e mi impedisce di rimettere tutto in gioco fosse anche per una sola nuova allegorica "mano" di carte. Se ti piacciono i paragoni biblici, ho avuto in dono una montagna di talenti e ne ho sbattuti via la maggior parte facendo ancor peggio del "servo infido" della famosa parabola.
Tutto questo schifo dipende da me e da me soltanto. Non ho scuse né attenuanti.
Mi faccio schifo da solo, schifo che sprofonda nell'autodisgusto di fronte a persone come Anna Lisa che pur in grandi difficoltà personali hanno saputo dare delle lezioni di vita che da nessun pulpito di cattedrale o da nessuna cattedra universitaria capiterà mai di ascoltare.
Forse sono malato, questa anedonia insieme a tanti altri sintomi potrebbe far pensare a null'altro che una depressione maggiore... tuttavia a differenza del depresso, sia questo affetto da una forma idiopatica piuttosto che da una forma reattiva, io ho estremamente chiara l'origine di questo mio male nell'assoluta e OGGETTIVA (non presunta o percepita!!!) mancanza di prospettive e di valori. Però un valore in cui credo è rimasto, è la coerenza... per coerenza vale la pena morire, molti "grandi" l'hanno fatto, si pensi a Giordano Bruno e a Socrate. E proprio Socrate, dopo aver bevuto PROPRIO PER COERENZA la cicuta, disse a Critone: «O Critone, noi siamo debitori di un gallo ad Asclepio: dateglielo e non dimenticatevene!». Asclepio era il dio della medicina, in quegli attimi prima di morire a Socrate sembrò giusto tributare proprio al dio della medicina un'offerta perché con la morte lo stava guarendo dalla peggiore delle malattie che egli considerava essere appunto la vita. Un giorno offrirò anch'io un gallo ad Asclepio perché la malattia starà per finire... e sento che non manca molto.

12 dicembre, 2011 21:09  
Anonymous Anonimo said...

L'ultima cosa che ho pensato, leggendo le tue parole, è che il tuo sia solo un atteggimento.
Scusami se mi sono permessa di lasciarti due parole, ma sento la tua sofferenza,la conosco bene,mi riconosco nei tuoi pensieri.
Per quello che conta, poco lo so, volevo dirti che posso capirti.
L'augurio, credimi era sincero...
Sonia

13 dicembre, 2011 18:32  
Blogger Il lato in ombra della collina said...

Accolgo il tuo augurio con immenso piacere, non ti immagini quanto mi dia gioia il pensare che qualcuno dietro una tastiera abbia sentito il bisogno di scrivere delle cose così belle per me. Nel mio strano modo d'essere sono capace di riconoscenza, ed è con tanta sincera gratitudine che ti ringrazio.
Un abbraccio.

13 dicembre, 2011 18:40  

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